Ogni volta che mi parli…

Sorriso.

Inconsapevole.

Spontaneo.

Nostalgico.

Allegro.

Divertito.

Familiare.

E’ così bello sentire che, nonostante tutto, nonostante ora abbiamo vite diverse, abbiamo laghi di lacune tra di noi, abbiamo solo il passato tra le cose in comune…

beh, è bello sapere che basta dirsi ciao per sorridere come una volta, come la prima volta che abbiamo legato, come prima, durante e dopo la nostra prima storia, il nostro primo amore.

E’ speciale sapere che il tuo primo amore è stata una bella persona, con cui hai passato bei momenti, una persona con cui puoi crearne altri altrettanto piacevoli.

Quando ti vedo, io sorrido.

Quando mi vedi, iniziamo a ridere.

-Ciao, come va?

-Ciao, tutto ok, e tu?

Per noi non sono frasi di circostanza, è solo riprendere il discorso, non importa quanto tempo prima si fosse fermato.

Io e te, insieme, saremo sempre quei spensierati ragazzini di 14 anni, quei compagni di banco che hanno creato un mondo solo per loro, un posto gioioso in cui possono tornare con i ricordi, o con i reciproci sguardi.

Finchè esisti tu, so che avrò sempre una ragione per sorridere.

E sorrido, rido.

Drink Up

Brindiamo gente,

dimentichiamoci del vuoto che rimane alla fine di tutto.

Dell’autocommiserazione.

Bevete con me,

che scrivo parole senza senso quasi per esorcizzarle.

Non le vedo, ma fuori ci sono le stelle,

ora non lo so, ma nel profondo del cuore so che c’è qualcosa che mi aspetta.

Vorrei dargli un nome, un volto, un colore,

forse sono troppo curiosa, ma la frustrazione mi sta uccidendo.

Ci berrò su,

il delirio mi allontana da tutte le promesse che non ho matenuto.

Non sono la persona che pensavo di diventare,

ma non voglio pensarci ora, perchè il baratro è ancora troppo vicino.

Meglio berci su, lo farò con Elliot, una buona canzone con cui addormentarsi.

 

 

Gli sbagli mancano…

Mi mancano cose sbagliate. Le cose per a cui ho dovuto dire di no.

Mi manca una persona sbagliata, ed ho paura che manchi non per quello che era veramente, ma per quello che è riuscita a darmi.

Mi mancano perchè sono proibite? No, non è quel tipo di attrattiva…

Mi manca sentirmi felice davvero, mi manca avere un punto di riferimento. Mi manca pensarti e toccarti e parlarti e passare del tempo assieme, e fantasticare su un futuro che non avrei scelto, ma avrei potuto condividere. Mi manca averti al mio fianco e scriverti spesso, mi mancano le tue parole a sorpresa, i tuoi consigli quasi crudeli, ma veri.

Mi mancano i tuoi messaggi improvvisi e le tue paternali. Mi manca sentirti dire cose che so già, il tuo sguardo fiero per quello che mi insegnavi.

Mi manca essere ascoltata, mi manca il tuo sguardo ammirato quando scoprivi qualcosa di me, mi manca vederti lavorare e rivolgermi il sorriso ogni tanto, quando alzavi la testa per dirmi: “Hai visto? Com’è?” “Hai visto? Lo faccio per te!”

Mi manca sentirmi osservata quando faccio qualcosa per te, mi manca ridere per niente ed essere importante. Mi manca accarezzarti la testa e darti conforto, e dirti che va tutto bene. Guardarti mentre guardi un film che non mi piace, solo per vederti ridere. E quando mi chiedevi: “Che c’è?” mi manca schiacciarti il naso tra le dita. E tutte quelle cose stupide che non avrei mai pensato di fare.

Mi manca quando, e tu trovavi sempre il momento giusto, prendevi la mia mano senza dire niente.

Mi manca litigare, e poi fare pace. Per cose assurde, e per cose importanti.

Mi manca la tua macchinetta per il tè…

Mi manca girare in moto: tu che parli io che non capisco niente.

Mi manca sentire la tua mancanza. Perchè quello che sentivo allora era la nostalgia di qualcuno, quello che sento adesso è mancanza di persone vicine, è solitudine.

 

Specchio…

“Mi sono guardato piangere in uno specchio di neve,
mi sono visto che ridevo,
mi sono visto di spalle che partivo…”

Guardarsi allo specchio a volte fa pensare. Ci fa vedere più lontano della nostra immagine. A volte puoi vedere il futuro riflesso nei tuoi occhi. Non è preveggenza, sono i tuoi pensieri che si affacciano dalle pupille. Non è vanità, ma prendere consapevolezza di noi. Del resto, passiamo quasi tutta la vita senza vederci, sono gli altri a raccontarci le nostre reazioni. Quindi fate così, la mattina, quando vi specchiate per pettinarvi, prendetevi un momento, guardatevi davvero, allineate i pensieri alla vostra immagine. Siate consapevoli, siate coerenti. E’ un augurio.

Scusarsi…

E si va a letto con il cuore più leggero, quando hai chiesto perdono.

Molti pensano che, abbandonare il passato e la propria causa e smettere di difendere le proprie ragioni sia una grave ferita al proprio orgoglio.

E io sono orgogliosa, tanto che sono capace di estirpare le persone e i sentimenti che ho per loro, dal cuore e dalla mente se voglio.

“Tu stai presto a tagliare fuori le persone, mi sbaglio?”

“Forse. Ma se lo faccio, è perchè ho accumulato ragioni su ragioni…”

“Si, ma quando lo decidi, ci stai un attimo ed è definitivo.”

Ok, forse lo sapevo, ma quando una persona così vicina te lo fa notare, te ne rendi conto davvero.

E’ una cosa bella cancellare le persone? Omettere i loro volti, i ricordi, i legami?

Che poi, li stai omettendo davvero o è un sottofondo perpetuo? Quella cosa che non credi di sentire ma intanto scava e scava e scava dentro di te allargando un buco nero.

E più è largo, più ti è facile gettarci le cose…

Ma ad un certo punto ti arriva sotto pelle… e puoi quasi vederlo attraverso i pori, capisci che il nero che per tutto questo tempo hai visto davanti agli occhi veniva da dentro.

Ti lasci andare, un po’ alla volta, certo, e tornano tutte da te, cose belle e cose brutte, ricordi piacevoli e dolorosi, immagini allegre e raccapriccianti…e va bene così, perchè le rivedi e decidi che è abbastanza.

Sei abbastanza sazia di tutto, e puoi lasciare queste cose alla spalle. Senza cancellarle, ma senza riviverle troppo.

Ce la puoi fare. Il passato sta lì, e nessuno lo può cambiare. Lo potrai rivivere per tutta la vita.

E’ il momento di andare avanti.

Chi darebbe peso all’orgoglio se invaso da questo senso di liberazione?

Un buchino nero c’è, è rimasto, ma sono piena di talmente tante cose che, invece che finirci dentro, lo schiacciano sotto il loro peso, rendendolo nient’altro che un granello di polvere.

Andrò a letto con l’animo più leggero, questa sera.

Cosa scriverei nel nostro diario…

Ci sono persone che possono…
In particolare, ci sono persone che possono risollevarti l’animo, non l’anima, quella è la morte, ma le persone possono farla respirare a pieni polmoni, la tua anima, anche solo per qualche ora.
Sarà la primavera e il sole timido, sarà incontrare queste persone di primavera…eppure anche in inverno senti quel sole sotto la pelle appena le vedi.
E basta solo incontrarle, starci vicino, è un sollievo istantaneo, chiudi gli occhi e sai che sono figlie degli angeli, perchè possono fare questo alla gente.
Io ne conosco una, un’amica speciale. E’ la luce della mia creatività perduta, è come se la sua compagnia risvegliasse la mia voglia di sorridere, creare, sentirmi bene.
Oggi ha risvegliato le parole nella mia mente, facendomi scrivere come una volta, e lo dico piangendo, perchè era da tanto che quel modo di scrivere non mi veniva a trovare.
Era da tanto che non incontravo i miei personaggi, che non mi parlavano chiaro, li ho chiusi in un casssetto che non ho più guardato e se mai ho pensato di tirarli fuori ho trovato una scusa.
Perciò, quando oggi li ho riabbracciati, non è stato solo per me, o per la gioia che mi fa provare la primavera, è stato anche per te, che non so per quale motivo passi il tempo con me, spesso senza concludere niente di speciale, ma ringrazio ogni volta che posso farlo.
Ci sono persone che possono far tremare i tuoi malumori fino a farli spezzare, ci sono persone come te Beeble.

Mancanza…tutte le parole che non sono riuscita a dire.

La verità, è che non eravamo abbastanza.

Sono stati anni lunghi e dico anni, e ho sempre chiuso gli occhi e aperto il cuore.
Mi dicevo che doveva andare così, che pretendevo troppo e che voi eravate fatti così.

Vi ho parato il cu*o tante di quelle volte, difesi dai nostri “amici” e ora rido di voi con quelle stesse persone, ma non a cuore leggero no, questo no…lo faccio e mi sento contemporaneamente uno schifo e più leggera, perchè adesso che ho tolto le bende il sole splende più luminoso e più accecante.

Per dirlo in parole poetiche, troppa luce può essere accecante e mettere in risalto le ombre.

IO non sono più abbastanza per voi, non sono più tollerante, paziente, simpatica, accomodante, fiduciosa, serena, sono letteralmente arrabbiata, da mesi e il rancore che provo non fa altro che alimentare tutto, e mi avvelena al punto che non sono e sarò più leale perchè mi avete distrutto i neuroni dell’amicizia e tutte le connessioni con le vostre persone sono andate perse per sempre, senza possibilità di rigenerarsi.

E i vostri: “ciao come va?” come se non fosse successo nulla, come se non ve ne fregasse un ca**o, come se facessimo conversazione spicciola al bar…la cosa peggiore. E peggiore è il silenzio che ha preceduto e segue sempre queste parole, il vuoto in cui rieccheggiano le eco dei miei pensieri anneriti e traviati.

Auguro che anche tutto quello che abbiamo costruito all’infuori della fraternità crolli pezzo a pezzo, sotto i vostri occhi, io mi auguro un’apocalisse in cui cadremo tutti, senza vincitori…ma almeno tutti perdenti.

Vi dico addio, carcasse viventi (o forse no?) di persone che una volta conoscevo, ma sappiate che, anche se io ultimamente non sono stata abbastanza, nemmeno VOI lo siete…e forse non lo siete stati mai.

Sopravvivere…

Non tutte le persone sono nate per lottare, per inseguire i propri sogni. C’è chi si accontenta…
Non si può sempre sfidare gli eventi per renderli a nostro favore, non possiamo sempre permetterci di perdere le persone a noi care.
C’è chi impara a godersi le giornate tranquille, chi si rassegna agli eventi, e ne è felice.
Ho sempre pensato male di chi si lascia trascinare dalla vita spicciola, senza grandi avvenimenti. Di chi si lascia trascinare da ciò che gli accade intorno, da chi si lascia scegliere dal fato, invece di rincorrere. Ma ora comincio a capire che non c’è nulla di male nel sopravvivere, nel raccogliere ciò che di meglio ci viene proposto, nel cercare di vivere non per i propri sogni, ma perchè ci viene data la possibilità.
Penso sia un buon punto di partenza.

Il tempo è egocentrico…

Il tempo è egocentrico, pensa solo a se stesso.
Non si lascia toccare da tutto ciò che gli sta attorno.
Il tempo è l’impiegato ideale, non arriva mai in ritardo e non si ferma un momento, è un giudice imparziale, sempre giusto e preciso, un mediatore perfetto perchè universale.
Il tempo è eterno e si fa beffe di chi, come me, se lo vede passare davanti senza riuscire ad afferrarlo.
Mi sento sempre più immobile mentre le stagioni passano, come se rimanessi ferma a vedere il film della mia vita, o meglio di chi mi circonda.
Spesso mi sento come se fossi in un’altra dimensione e fossi bloccata in un cubo di ghiaccio, senza potermi muovere.
Faccio un passo quando gli altri ne fanno venti. La vita mi trascina, le cose di tutti i giorni mi soffocano. Guardo dalla finestra e vedo passare i giorni, gli anni, mentre io rincorro i miei “doveri sociali”. Non si può pensare solo a se stessi e al proprio piacere, ma una volta che entri nel giro non c’è che qualche frammento di tempo da dedicare a te stesso, e in quel frammento hai talmente troppo da fare che non puoi deciderti (e il momento è già passato).
Vorrei solo che tutto si fermasse per avere l’opportunità di mettermi alla pari. Ma, mentre penso a tutto ciò, ho creato ancora più distacco. Mi sto perdendo, e non so più come ritrovarmi.

Somebody Else…

C’è qualcun altro…
Qualcun altro raccoglie la nostra immondizia…
Qualcun altro sventra le carcasse per le nostre bistecche…
Qualcun altro si butta tra le fiamme quando abbiamo lasciato il gas acceso…
Qualcun altro impugna la pistola per difenderci…
Qualcun altro cura le nostre malattie…
Qualcun altro pensa alla dichiarazione dei redditi…
Qualcun altro ci pulisce la casa, due, tre volte alla settimana…
Qualcun altro ci prenota la vacanza…
Qualcun altro ci prepara il caffè e il cornetto per la colazione…
Qualcun altro programma la nostra dieta…
Qualcun altro controlla il tuo lavoro…
Qualcun altro ti fa la spesa…
Qualcun altro tesse la tua maglietta e i tuoi pantaloni…
Qualcun altro ti lava il cane…
Qualcun altro cresce il cibo che mangi…
Qualcun altro cresce ed educa i tuoi figli…
Qualcun altro guida il tuo treno o autobus…
Qualcun altro ti assicura dalle tue eventuali responsabilità…
Qualcun altro gestisce il tuo denaro…
Qualcun altro testa per te i medicinali e le creme…
Qualcun altro trova la cura per il cancro…
Qualcun altro rimane sveglio la notte, per farti trovare tutto pronto la mattina…
Qualcun altro organizza il tuo piano di studi…
Qualcun altro ti recapita la posta…
Qualcun altro ripara quello che rompi…
Qualcun altro ti fa il pieno di benzina…
Qualcun altro assiste tua suocera…
Qualcun altro costruisce la tua casa…
Qualcun altro fa da Babbo Natale per i tuoi bambini…
Qualcun altro decide quello che ti piace comprare ed avere…
Qualcun altro ti giudica…
Qualcun altro decide se vali oppure no…
Qualcun altro spiana il catrame delle tue strade…

C’è qualcun altro…
Qualcun altro che incarna le tue bugie…
Qualcun altro che ti fa scudo, così che tu non prenda decisioni…
C’è qualcun altro…
Qualcun altro per ogni occasione, così che tu possa vivere in pace…
Cosa?
Ah, sì…
C’è qualcun altro che vive per te.

I’m coming home…

“I’m coming home
I’m coming home
tell the World I’m coming home
Let the rain wash away all the pain of yesterday
I know my kingdom awaits and they’ve forgiven my mistakes
I’m coming home, I’m coming home
tell the World that I’m coming”

(Coming Home - Dirty Money ft Skylar Grey)

Lo sento, è nell’aria. Sto tornando, di certo non come prima, perchè ogni viaggio, ogni giorno, ogni esperienza ti cambia dentro e non ci puoi fare niente. Ma ci sono volte in cui, dopo esserti allontanato troppo, ritrovi vecchie familiarità e ti senti di nuovo te stesso, senti che dentro di te c’è ancora qualcosa che non hai perso, era solo un po’ assopito e non lo sapevi.
Beh, meglio così.

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…passività…

Eccomi qui, dopo un sacco di tempo. Tempo passato non so come, nel torpore.
C’è un sacco di passività mentale ed emotiva nella mia vita, come se mi fossi fatta un’endovena di morfina al cervello.
E quel che è peggio è che non riesco più a scrivere come prima, ormai da molto tempo. Forse ho scordato come si fa, o forse non ne sono più capace. Forse qualcosa o qualcuno mi ha rubato l’entusiasmo, il futuro, i miei progetti…o forse sono io che li tengo rinchiusi da qualche parte, in attesa che sia troppo, o troppo tardi….o entrambe le cose.
Come dicono i francesi? C’est la vie…e intanto il tempo passa.

MarshMallow

Dopo Tuailaiggt, ecco al cinema Niu Muuuun…

Che dire, premettendo che questo secondo capitolo mi è piaciuto decisamente più del primo, ho da fare queste poche considerazioni dopo “un’attenta” visione:

1) Ogni pretesto è buono per sfilarsi la maglietta (e non rimettersela più). Bene per le ragazzine urlanti in balia di strani ormoni le fan, se sotto c’è qualcosa per cui ne vale la pena (vedi licantropi lampadati super-abbronzati e steroido-abusanti muscolosi), ma R.P. alias Edward…una ceretta poteva farsela! Cioè, dovrebbe essere il vampiro più bello della saga, l’essere maschile più affascinante del mondo! Un po’ di streroidi da T.L. alias Jacob poteva farseli anche prestare…(in alternativa, c’è sempre Photoshop, no?).

2) La quantità di cipria usata per sbiancare Edward avrebbe potuto innevare l’intera Cina (altro che costosi macchinari per creare precipitazioni artificiali).

3) Una bella cosa è che K.S. alias Bella può ora vantare, a beneficio della sua carriera di attrice principale di Tuailaiggt Twilight, una nuova espressione facciale oltre a: O.o, che sarebbe: o_o (per dirla in faccine). Congratulazioni!!

4) Scena che ho apprezzato è quella in cui anche Bella non ce la fa più ad ascoltare Edward che parla (a quanto sembra) dalla mattina alla sera dei Volturi e gli chiede, cortesemente: “Puoi smetterla di parlarne?”

Che cattiva che sono >.< eh vabbè u.u